L’inizio di un nuovo conteggio, una nuova data, come quella dell’Anno Nuovo spinge inevitabilmente a fare bilanci sul passato e nuovi propositi per i mesi a venire.
Chi non ha fatto una lista di obiettivi da raggiungere quasi ogni mese di Gennaio? Mettersi a dieta, dedicare più tempo a se stessi o alla famiglia, iniziare un corso in palestra.
Molto spesso però molti propositi dopo poche settimane finiscono nel nulla e sono dimenticati (salvo poi ricomparire nella lista di gennaio dell’anno seguente).
Ecco qualche consiglio e trucco per cercare di essere più efficaci, sia nella definizione degli obiettivi dell’anno, sia nel loro raggiungimento.
1) Prendi carta e penna
Mettere sulla carta i propri obiettivi, invece che lasciarli nella testa, ha parecchi vantaggi. Non soltanto vige il motto “scripta manent”, ma pensare per iscritto obbliga anche a trovare le parole giuste per meglio definirli. In questo modo risultano più concreti e meno vaghi.
Il foglio scelto non deve essere un foglio “volante” e che rischia di essere perso.
I vostri propositi sono preziosi: comprate un bel quaderno colorato per conservarli o addirittura metteteli ben in vista attaccandoli in una bacheca della casa.
2) Come devono essere gli obiettivi? Formulare gli obiettivi: al positivo, concreti, sotto la nostra responsabilità.
Per meglio focalizzare l’attenzione, è meglio definire delle priorità e limitare il numero dei buoni propositi. E’ difficile, altrimenti, mantenere il controllo su una sfilza di obiettivi.
Definitene un numero. Io consiglio 5.
Per chi ha molti obiettivi, un limite obbliga a fermarsi a riflettere e fare delle scelte su cosa è più importante per noi al momento. Chi ha poche aspettative, sarà invece obbligato a perdere qualche minuto per “ampliare lo scenario delle proprie possibilità” e sforzarsi di tirare fuori i propri desideri, anche se piccoli.
I propositi non devono essere per forza dei “mega obiettivi”. Nessuno vi sta chiedendo di salvare il mondo. L’unica linea guida è che sia qualcosa che davvero desiderate e che pensate possa farvi stare bene.
Gli obiettivi devono essere formulati in un modo specifico, affinché aumentiamo la nostra efficacia. Ho già scritto alcuni piccoli consigli su come definire i propri obiettivi.
Ti riassumo qui le caratteristiche
- espressi in positivo
- sotto la nostra diretta responsabilità
- concreti e misurabili
- di breve periodo
- etici
3) Datti un timing
Come detto in precedenza, a proposito di obiettivi, seppur è utile fare dei sogni a lungo periodo, è opportuno scegliere degli obiettivi “temporalizzabili” e raggiungibili in un breve arco di tempo, direi al massimo entro 12 mesi.
Questo obbliga a:
– concretizzare al massimo i propri obiettivi: se un proposito prevede di avere una riuscita nel breve termine diventa meno vago. Se siamo chiamati a “rispondere” dei nostri successi in un tempo determinato e specificato, saremo attenti anche a non lasciarci andare a voli pindarici, ma potrà capitare che, mentre compiliamo la tabella che vi sto indicando, aggiustiamo gli obiettivi, specificandoli meglio e adattandoli realisticamente alle tempistiche che ci siamo dati
– ragionare realisticamente sulla possibilità di arrivare all’obiettivo definito: spesso infatti gli obiettivi si raggiungono solo in parte proprio perché sono stati definiti in maniera troppo ampia o perché, sognando in grande, ci si pone degli obiettivi non realistici.
Attenzione: non vi sto dicendo di non sognare in grande.
Prendersi una mezz’ora di tempo per scrivere su un foglio i nostri sogni, è qualcosa di “nutriente” e che consiglio a tutti. I sogni rimangono tali se però non vengono analizzati concretamente e “spacchettati” in piccoli traguardi più brevi e concreti. Certo questo fa perdere un po’ di “appeal” al sogno: ma noi (soprattutto a inizio anno) vogliamo avere dei sogni che sono più vicini al mondo reale.
Nella tabella che stiamo disegnando insieme, accanto all’obiettivo, descritto come vi ho indicato (al positivo, sotto la nostra responsabilità, ecc.), mettete quindi la colonna dal titolo “Quando?” e indicate, per ogni proposito, entro quando pensate di riuscire a eseguirlo.
4) Valuta il tuo senso di efficacia connesso a ogni obiettivo.
Ora ti chiedo di riprendere i tuoi propositi e di segnare di fianco a ognuno di essi il numero da 1 a 10 che risponde alla seguente domanda: “Quanto pensi di essere in grado di raggiungerlo?”
A cosa serve?
– ad avere maggiore consapevolezza dei propri limiti e anche delle proprie risorse; pensandoci concretamente, magari ci accorgiamo che un obiettivo lontano, non è poi così lontano dalle nostre possibilità
– darci delle priorità: se abbiamo molti propositi, magari variegati e afferenti ad aree diverse, possiamo farci guidare dal nostro senso di efficacia come da una bussola per scegliere la rotta. Potremo quindi partire dal proposito in cui si sentiamo “più forti” , per avere poi la carica e la motivazione per lanciarci in un’altra sfida
– le cose possono cambiare nel tempo: come spesso accade vivremo dei periodi nell’anno in cui ci sentiremo carichi e altri in cui saremo deboli e magari un po’ pessimisti. Monitorare il nostro senso di efficacia ci servirà proprio per essere consapevoli di queste naturali e normali fluttuazioni. Potremo quindi accorgerci, in un momento di sconforto, che ci sono stati dei periodi, non troppo lontani, in cui avevamo fiducia in noi stessi e nel fatto che avevamo le risorse per ottenere dei risultati (e magari le risorse sono ancora lì anche se nel nostro momento “no” non le stiamo vedendo). Oppure ci possiamo accorgere, durante l’anno, di sentirci più forti e di credere più in noi, se ci accorgiamo che il nostro senso di autoefficacia è “migliorato”
5) La regola del “primo piccolo passo”
A volte affrontare un problema o un impegno guardandolo nella sua totalità può spaventarci e bloccarci in partenza. Ogni problema e obiettivo però è fatto di una serie di piccoli passi. E’ importante trovare il primo, anche se piccolo, anche se sembra poco signficativo, per cominciare a muoverci e sentirci più efficaci e motivati
6) Verifica costantemente
Molto spesso i buoni propositi del mese di gennaio sono dimenticati durante l’anno in quanto l’essere assorbiti in altre attività, non ci dà il tempo per “prendercene cura” in maniera assidua.
Per ogni obiettivo segnate quindi un momento di “valutazione”. Una data, che scriverete in agenda o sul cellulare, per fare il punto e vedere dove siete.
Sarà lo spunto per avere degli appuntamenti periodici con i vostri obiettivi e per “ricordarvene” di tanto in tanto.
Sarà quindi un momento per festeggiare piccole conquiste ottenute o per decidere di mettere in atto qualche “primo piccolo passo” se vi accorgete che gli obiettivi sono ancora lì sulla carta e sono ancora importanti per voi